Come suggerisce il nome stesso, è un sostegno per il televisore: si tratta in pratica di staffe, di diverso tipo, grandezza e peso, da scegliere in base al modello di televisore stesso. A titolo esemplificativo, un sostegno eccessivamente fragile non sarà in grado di reggere pesi “importanti”, che richiedono ovviamente supporti tv di maggiori dimensioni ed adeguati tasselli da muro.
Acquisto estremamente utile, il supporto tv innanzitutto migliora in maniera sensibile quella che è l’esperienza di svago propria della televisione, accrescendo il fattore di comfort e garantendo che occhi, collo e spalle non si affatichino. Ma evita anche l’ingombro dato da un apparecchio televisivo su un mobile o un carrello – soluzioni tra l’altro non sempre esteticamente gradevoli – consentendo la collocazione di detto apparecchio anche lì dove non sarebbe possibile per mancanza di spazio a disposizione. Non da ultimo, l’accessorio in oggetto si rivela anche un complemento di arredo, e non è un caso che in commercio sia possibile trovare prodotti dagli stili e colori diversi – tali da rispondere alle diverse esigenze e preferenze – sebbene i colori neutri rimangano le scelte più gettonate.
Il mercato mette a disposizione modelli diversi tra loro per tutta una serie di fattori, come la grandezza o il peso, un mare magnum in cui talora ci si può talora “perdere”. Ecco perché, soprattutto se ci si avvicina a questi sostegni per la prima volta, l’acquisto può risultare “destabilizzante” e generare dubbi e perplessità. Ai fini della “migliore” scelta – quella cioè più confacente ai propri bisogni – andrà sicuramente valutata la tipologia di prodotto al quale si è interessati (fisso, girevole o inclinabile), così come la collocazione del prodotto stesso. Ma prima ancora sarà necessario tenere in considerazione determinati e ben precisi aspetti tecnici, che andranno ad incidere in maniera determinante sul modello che si deciderà di portare a casa.
Ci si riferisce al peso del televisore ed alle dimensioni del suo schermo, nonché al cosiddetto standard VESA.
Un ruolo di tutto rispetto, e ben se ne comprende il motivo: ogni supporto tv è infatti realizzato per reggere un determinato peso oltre il quale non può andare, per cui prima di procedere all’acquisto bisognerà verificare all’interno della scheda tecnica che il peso del proprio apparecchio sia realmente supportato dalla staffa. Sono considerazioni tutt’altro che irrilevanti, e alle quali è necessario prestare la dovuta attenzione: diversamente, potrebbero verificarsi spiacevoli inconvenienti – la struttura potrebbe cedere e far cadere la TV – con conseguenze che potrebbero ripercuotersi anche sulle persone care. Bando alla superficialità, dunque, a favore della massima sicurezza, per sé stessi e per chi ci è accanto.
La misura in pollici dello schermo si utilizza per verificare la compatibilità o meno del proprio televisore, ma rappresenta un indicatore meno preciso rispetto allo standard VESA.
Acronimo di Video Electronics Standards Association, VESA è un consorzio di 225 produttori di televisori e monitor PC nato nel 1989, che ha sancito le dimensioni standard per fissare TV e monitor mediante specifici supporti. Distanza tra i fori per l’installazione, posti sul pannello posteriore dell’apparecchio, è un valore espresso in millimetri, e determina quale tipo di sostegno è compatibile con il proprio televisore (i 4 fori posti appunto sul retro sono infatti adoperati per fissare il predetto televisore al supporto, fisso o snodabile). A titolo esemplificativo, se la predetta distanza tra i fori orizzontali e quella tra i fori verticali è 200 millimetri, lo standard VESA sarà 200*200.
Inizialmente conosciuta come FDMI (ossia Flat Display Mounting Interface), il nome VESA è con il tempo diventato anche il nome con cui si indica lo standard. Alle uniche due varianti in un primo momento previste dal sistema di montaggio per supporti TV, cioè MIS-D 100 e MIS-D 75, se ne sono aggiunte altre alla luce dell’aumento di dimensione degli schermi. In particolare, con l’avvento del 4K e delle tecnologie LED e OLED si è assistito ad un allargamento dello schermo e ad una contemporanea riduzione dello spessore. Le misure VESA più diffuse sono 200×200 per le TV fino a 32 pollici, 400×400 per le TV fino a 60 pollici e 600×600 per le TV a schermo ancora maggiore, come 70 o 84 pollici.
Se la televisione non è fornita di fissaggi compatibili VESA, sono reperibili accessori di adattamento – da acquistare separatamente – perché ci si possa adeguare allo standard.
Indipendentemente dal luogo in cui il televisore sarà collocato, la tenuta del muro è un aspetto importantissimo, perché la parete o il soffitto dovranno essere in grado di reggere contemporaneamente il peso del supporto tv e dell’apparecchio. Ciò spiega il motivo per il quale è da preferire un muro in cemento armato o di mattone pieno, che assicura robustezza e solidità. Qualora si debba necessariamente appendere la TV ad una parete di cartongesso, tuttavia, e si tema che il supporto non sia bastevole, lo si potrà “integrare” – aumentandone la stabilità – con apposite viti fischer, indicate per una parete di questo materiale.
In considerazione del fastidio arrecato dai riflessi della luce sullo schermo, l’ideale sarebbe collocare il televisore lontano da fonti luminose dirette, quali finestre o faretti. Qualora ciò non fosse possibile, il suggerimento è quello di propendere per un supporto tv inclinabile, o, in ultima analisi, per la soluzione che vede delle tende coprenti alle finestre.
È opportuno che il televisore si trovi all’altezza degli occhi, da seduti, in quanto diversamente ci si “obbligherebbe” ad assumere posizioni non naturali e nocive per la postura. Si sottolinea inoltre che la distanza minima tra il televisore stesso e ciascun individuo dovrebbe essere di circa tre volte rispetto all’altezza dello schermo, tenendo al tempo stesso conto che detta distanza può aumentare in base alle necessità personali.
Se si guarda la televisione in camera da letto, si assumerà invece una posizione sdraiata, che richiederà una diversa angolazione e una diversa altezza dell’apparecchio: la soluzione preferibile, in tal caso, è quella che vede il predetto apparecchio in alto sulla parete, retto da appositi supporti forniti di braccio snodato ed orientabile.
Sono tre le principali tipologie di supporti tv: fisso, girevole oppure inclinabile.
La scelta è strettamente legata alle proprie necessità, ovviamente diverse in base agli utenti di riferimento. Taluni hanno bisogno di un supporto tv semplice ed essenziale, solo per fissare l’apparecchio al muro, altri invece di uno che possa essere inclinato o ruotato, così da poter decidere quale sia la posizione più indicata per guardare lo schermo. Nella scelta possono intervenire anche motivazioni di carattere estetico, proprie di un utente con maggiori esigenze, che desideri un sostegno che funga pure da complemento di arredo. Ci si indirizzerà, in questo caso, verso un prodotto maggiormente sofisticato, che ben si armonizzi – anche nei colori – con l’ambiente di destinazione.
Tipologia più semplice ed economica, anche per quanto concerne l’installazione, consente di collocare il televisore alla parete come se fosse un quadro, senza offrire ulteriori possibilità: il televisore sarà infatti fisso, senza poter essere né inclinato né orientato verso un determinato e ben preciso punto.
Soluzione poco ingombrante, e perfettamente inseribile in qualunque arredamento per il suo essere “minimal”, è da scegliere nel momento in cui sia disponibile un’unica postazione da cui guardare la televisione. Caso tipico è quello costituito da un apparecchio appeso alla parete di fronte al divano del salotto: in tal caso, infatti, guardare lo schermo frontalmente non necessita di particolari esigenze di altezza o di angoli di visione. Si sconsiglia tuttavia di fare ricorso al supporto fisso – veicolando la propria scelta verso un’altra tipologia – qualora fasci luminosi alle proprie spalle possano raggiungere il predetto schermo, arrecando disturbo alla visione.
Il supporto tv girevole rappresenta la soluzione ideale nel caso in cui non c’è un punto fisso dal quale la televisione verrà guardata, e sono presenti più postazioni in cui i diversi spettatori possono accomodarsi. L’esempio più classico è quello di un apparecchio collocato in sala da pranzo, ambiente in cui ad una determinata ora si consumerà il pasto e ad altre ci si rilasserà: ecco allora che una situazione come questa potrebbe richiedere di ruotare la TV quando si è a tavola, cambiando poi il suo orientamento al pomeriggio o alla sera, quando ci si siede sul divano o sulla poltrona. E dunque in base ai diversi posti occupati nell’arco della giornata, adeguando così l’angolo di visione per renderlo sempre ottimale ai propri bisogni.
Come si evince dal nome stesso, il supporto tv in oggetto permette di inclinare la piastra collegata al televisore, modificando conseguentemente anche l’inclinazione del televisore stesso (verso il basso, oppure sia verso il basso che verso l’alto). Adeguandola all’altezza da cui si guarda lo schermo, per una visione maggiormente confortevole.
È una tipologia progettata per far fronte ad uno spazio limitato e ad un dislivello tra gli occhi degli spettatori e la televisione, situazioni che costringono ad assumere una posizione piuttosto scomoda, con dolori al collo ed alle spalle e indebolimento della vista. E non è un caso che la si trovi adottata negli hotel, che necessitano di sfruttare il più possibile lo spazio di cui dispongono: l’apparecchio è infatti fissato alla parete o al soffitto e poi inclinato, in modo tale che il cliente possa guardare lo schermo bene e comodamente.
Sì, il commercio offre anche prodotti con la doppia funzionalità, estremamente versatili e comodi, perché consentono il migliore angolo di visione qualunque sia la postazione occupata.
Sì, alcuni modelli, ad eccezione di quelli fissi, rendono possibile modificare l’inclinazione e l’orientamento delle staffe servendosi di un telecomando, per il massimo della comodità!
Si può decidere di optare per un supporto tv da parete, da soffitto, oppure di agganciare la TV ad una colonna da pavimento, soluzione, quest’ultima, improntata ad una maggiore modernità. La scelta tra le tre opzioni dipende dalle proprie esigenze al riguardo e dalla specifica situazione in cui ci si trova.
Scelta esteticamente molto gradevole – che sostituisce carrelli o mobiletti – il supporto tv da parete consente di posizionare il proprio televisore nel luogo ed all’altezza in cui è possibile beneficiare della visione migliore. Sia la soluzione fissa, che quella girevole e quella inclinabile potranno essere utilizzate, in quanto tutte adatte ad essere collocate alla parete. Più nel dettaglio, si consiglia di montare un sostegno fisso o girevole alla stessa altezza circa degli occhi dello spettatore, o poco più in alto, per poter essere rilassati nel collo e nelle spalle, e vedere lo schermo in modo impeccabile; laddove si intenda collocare il supporto tv parecchio in alto, un sostegno inclinabile si profilerà invece la soluzione ottimale perché permetterà di conservare il corretto angolo di visione anche nel caso di un dislivello tra occhi e televisore.
Il supporto tv da soffitto “rivoluziona” un po’ l’idea del sostegno appeso al muro perché consente di posizionare il proprio apparecchio in diversi punti della stanza a seconda di quelle che sono le proprie, specifiche, necessità. Ed è la soluzione verso la quale ci si indirizza in presenza di poco spazio a propria disposizione, anche se nella scelta possono intervenire motivazioni prettamente personali: in casi come questi il suggerimento è per un modello inclinabile, in virtù del quale si potrà guardare lo schermo in pieno relax. Il supporto tv in oggetto permette di optare per una staffa visibile oppure per una a scomparsa. È inoltre controllabile a distanza, servendosi di interruttori a muro oppure del sistema di domotica. Attenzione a verificare la tenuta del soffitto – che deve essere in mattone pieno o in cemento armato – prima di procedere all’installazione.
Ideale per chi predilige soluzioni di grande impatto dal punto vista estetico, la staffa visibile è una nota elegante all’ambiente in cui è collocata; quella a scomparsa, invece, è una scelta più “discreta”, in quanto un apposito meccanismo “scompare” all’interno di una nicchia al centro soffitto.
Scelta estetica oltre che funzionale – essendo disponibile in stili e colori diversi – il supporto tv a colonna da pavimento è da prendere in considerazione se non si desidera forare la parete, o quando la parete stessa non è in grado di sostenere il peso del proprio apparecchio. Fisso oppure mobile – in virtù di apposite rotelle nel secondo caso – questo supporto tv ha appunto l’aspetto di una piccola colonna appoggiata al pavimento attraverso una base, a cui è possibile fissare il televisore. Estremamente utile, perché permette lo spostamento del televisore stesso dove più si gradisce – spostamento più veloce in presenza di una colonna con ruote – non “lega” ad una sola parete, dando dunque ampia libertà nella gestione dello spazio. In alcuni casi poi, è anche possibile ruotare l’apparecchio, attraverso la funzione girevole, che permette di orientare lo schermo lì dove lo spettatore si trovi.
Molto, perché il supporto tv deve poter sostenere anche un televisore dal peso “considerevole”: ecco perché i materiali devono essere solidi, e l’acciaio presenta questa caratteristica, alla quale unisce quella della leggerezza.
Sono caratteristiche relative per lo più ai supporti tv a colonna, forniti di funzioni supplementari che non si riscontrano in quelli da parete e da soffitto. Esistono sostegni di questa tipologia che, ad esempio, consentono di regolare l’altezza del televisore o di nascondere i cavi, o, ancora, di servirsi di apposite mensole previste dalla propria struttura, utili per appoggiarvi consolle o lettori ad esempio. Siamo, in ogni caso, in presenza di caratteristiche dall’importanza marginale rispetto agli altri parametri da seguire in sede di acquisto.
Premesso che il maggior numero di prodotti di questa tipologia è costituito da tre elementi (cioè la piastra da collocare al muro, la piastra o le staffe da posizionare sul retro della TV e gli elementi al centro, colleganti i due), generalmente ogni supporto tv in commercio è fornito di tutto l’occorrente per il montaggio, compresa la livella magnetica o a bolla che permette un corretto fissaggio. L’installazione dovrebbe essere semplice e rapida, grazie al manuale di istruzioni a corredo, che si consiglia di leggere con molta attenzione; se tuttavia non si ha molta familiarità con operazioni come questa, è bene rivolgersi ad un tecnico specializzato.
È importante badare alla separazione tra parete e televisione, ossia ad uno spazio minimo da lasciare tra le due. E non solo, è necessario anche valutare le connessioni sull’apparecchio e la loro posizione, ed essere certi che ogni cavo occorrente arrivi effettivamente dietro a dove si è fissato l’apparecchio stesso. Anche il sostegno non deve coprire o ostacolare l’accesso ai collegamenti sulla parte posteriore del televisore.
Il costo di un supporto tv è variabile, partendo da circa 10-15 Euro per arrivare a cifre che possono superare 100 Euro, cifre che si riscontrano nei modelli da pavimento, caratterizzati da funzioni supplementari e da un maggior impiego di materiale.
Meliconi, Invision, Ricoo, così come Cheetah Mounts, Muebles Bonitos, Onkron, sono nomi a cui fare riferimento per un buon acquisto. Sebbene in questo settore la marca non rivesta un’importanza determinante – poiché il mercato offre anche brand non particolarmente noti che tuttavia realizzano supporti tv solidi e funzionali – è sempre bene veicolare la propria scelta verso aziende affidabili, attente alla qualità dei prodotti che vendono.
Un supporto tv può essere acquistato nei negozi di elettronica oppure online: in entrambi i casi sarà disponibile una vasta gamma di prodotti, in cui ciascun utente troverà quello più rispondente alle proprie necessità.